Monumenti di Roma – Circo Massimo
Secondo le fonti antiche, il primo circo adibito alle corse dei carri nella valle tra Palatino e Aventino viene costruito dal re etrusco Tarquinio Prisco, anche se sono ricordate corse simili già al tempo di Romolo.
Agli originari sedili in legno sono sostituite col tempo gradinate in muratura e aggiunte le gabbie di partenza per i carri (carceres) e la spina, cioè il muretto divisorio della pista. Su di essa si installano sette uova e sette delfini in bronzo per contare i giri delle quadrighe, e, in epoche diverse, due obelischi : nel 10 a.C. quello diRamsete II , alto quasi 24 metri (trasportato nel 1587 in Piazza del Popolo ) e nel 357 d.C. l’ obelisco di Thutmosis III, alto più di 32 metri (collocato poi da papa Sisto V in Piazza di S. Giovanni in Laterano ). Al circo, ampliato da Cesare , Augusto aggiunge il pulvinar (palco imperiale o area sacra). La capacità dell’edificio era di 150.000 spettatori, almeno fino alla ricostruzione neroniana (dopo il celebre incendio), che la porta a 250.000.
Ancora ampliato in seguito, raggiunge la lunghezza di 600 metri per una larghezza di circa 200. Attualmente si conserva parte del lato curvo meridionale.
Nel 1931, presso il lato nord, fu rinvenuto un edificio in mattoni di età imperiale (forse sede di un tribunale), trasformato nel III secolo d.C. in Mitreo (ora nei sotterranei dell’ex pastificio Pantanella).