Monumenti di Roma – La Basilica di San Pietro
La Basilica di San Pietro è situata nella Città del Vaticano, stato sovrano indipendente sulla riva destra del Tevere, dentro Roma; minuscolo di dimensioni, lo stato Vaticano è quanto resta dei domini temporali della Chiesa, che alla fine dell’Ottocento furono annessi all’Italia unita.
La Basilica come oggi la vediamo, con la cupola nervata che svetta imponente e la piazza che sembra accogliere i tutti i fedeli del mondo nell’abbraccio della Madre Chiesa, è opera dei piu’ insigni architetti e geni del Rinascimento e del Barocco , e poggia sulle fondamenta della basilica costantiniana, durata oltre mille anni e che a sua volta verteva su un’area sacra di mausolei pagano-cristiani.
Piazza San Pietro con il celebre colonnato, una delle trovate più geniali di Gian Lorenzo Bernini , è profonda 320 metri con un ellissi centrale di 240 metri ed è circondata da 4 file di 284 colonne e 88 pilastri. La balaustra sopra le colonne è decorata da 140 statue di Santi. In basso, un’enorme scalinata a tre ripiani con ai lati le statue di S.Pietro e S.Paolo. In mezzo alla piazza due grandi fontane e l’ obelisco.
La facciata della basilica, larga 114.69 m e alta 47.3, in travertino di Tivoli, si presenta con un unico ordine di colonne e di lesene corinzie che inquadrano un grande portico centrale a due arcate sui lati (da quella di sinistra si accede alla Città del Vaticano); in alto nove balconi con finestre (quella centrale è la loggia delle benedizioni) e un attico canonico sormontato dalla balaustrata che sorregge tredici statue. Cinque porte bronzee introducono all’interno. Sopra tutto la grandiosa ” Cupola michelangiolesca ” e le cupole minori delle cappelle Gregoriana e Clementina.
La Basilica, all’interno , è lunga 186 m (218.7 con il portico), l’altezza della navata principale è di 46 m, l’altezza del cavo della cupola è di 119 m. Sotto la cupola è posto l’altare papale sul quale si innalza il famoso baldacchino del Bernini.
La sontuosità dell’interno lascia senza fiato: 45 altari, 11 cappelle, circa 10mila metri quadri di mosaici e altre numerose opere d’arte quali la Pietà di Michelangelo .
Al di sotto della chiesa di S. Pietro si trovano le tombe di numerosi papi.
Fu Costantino , il primo Imperatore cristiano, a volere che fosse costruita, nel 315 dopo cristo, una basilica esattamente sul luogo dove si venerava la tomba del primo Apostolo di Cristo.
La zona del Vaticano era in origine malsana e poco abitata. Le sue condizioni migliorarono agli inizi del I secolo, quando fu bonificata la parte piu’ vicina al Tevere. In seguito furono realizzati giardini, vasti parchi, ville ed alcuni edifici di grandi dimensioni, come la Naumachia Vaticana , utilizzata probabilmente per giochi acquatici, il Mausoleo di Adriano , oggi Castel Sant’Angelo , e il circo privato di Caligola . Lungo la via Cornelia sorgevano invece sepolcri, are e cippi funerari, in rispetto di una severa legge romana che voleva tutti i luoghi di sepoltura fuori dai centri abitati.
Realizzato dall’Imperatore Caligola tra il 37 e il 40 d.c., sorgeva in corrispondenza del fianco sinistro della basilica attuale, nella valle che arrivava al fiume. Il circo sarà il palcoscenico della prima persecuzione cristiana, ad opera di Nerone . Del circo era conosciuta la posizione almeno dal Seicento, anche per il fatto che l’ obelisco che vi sorgeva al centro rimase al suo posto orginario fino al 1586, quando fu spostato per volere di Sisto V al centro di piazza San Pietro .
Domenico Fontana , ha raccontato l’evento in un libro, Della Trasportatione dell’Obelisco Vaticano et delle Fabriche di Nostro Signore Papa Sisto V, Roma 1590 . Servirono 40.000 scudi di spesa, 800 operai, 140 cavalli, 40 argani; Sisto V emanಠun editto che puniva con la morte chi avesse ostacolato i lavori, o anche solo fatto rumore: le operazioni di sollevamento, nel silenzio più assoluto, dovevano essere accompagnate dal solo suono di una tromba.  Si narra che il Fontana avesse dato l’ordine di tenere il suo cavallo pronto per la fuga in caso di crollo dell’obelisco. Fontana riuscì nell’intento grazie anche a uno degli operai, il marinaio Bresca, il quale, intuendo che le funi di sostegno stavano per spezzarsi, ruppe il silenzio con un disperato: “acqua alle funi!”.
Per assistere alla trasformazione radicale di tutta l’area vaticana bisogna arrivare al IV secolo, quando il Cristianesimo si impose rapidamente sui culti pagani. Dopo l’abdicazione di Diocleziano, autore dell’ultima grande persecuzione, le lotte di successione per la conquista del potere avevano visto nel 307 la nomina a imperatore di Costantino . Figlio di un generale di Diocleziano, Costantino fu definitivamente riconosciuto nella sua carica nel 312, quando vicino Roma, in località Saxa Rubra , il giorno 28 Ottobre sconfisse l’esercito del rivale Massenzio , che affogಠnel Tevere. L’anno seguente, con l’editto di Milano l’Imperatore stabilì la liberalizzazione della religione facendo sì cheil Cristianesimo non fosse piu’ ostacolato e si potesse professare liberamente.
Da allora in poi il potere politico e quello religioso non furono piu’ unificati nella sola persona dell’imperatore, al punto che egli nel 330 trasferì la capitale in Oriente, fondando sul Bosforo una città intitolata a se stesso: Costantinopoli. Di Roma invece egli fece il centro religioso dell’Impero, e a tale scopo diede avvio ad un intenso programma edilizio che doveva fornire di sedi adeguate la Chiesa nascente. Prima fra tutte fu costruita la basilica che celebrasse adeguatamente il principe degli apostoli. Poi quella di San Giovanni in Laterano con la residenza del Pontefice ed il palazzo imperiale; inoltre Santa Croce in Gerusalemme , San Pietro e Marcellino, San Sebastiano, San Lorenzo fuori le mura ed infine Sant’Agnese .
La Basilica di San Pietro crebbe anche grazie a interventi e donazioni di principi e pontefici;nell’800 Carlo Magno vi fu incoronato da Leone III°, e dopo di lui Lotario, Ludovico II° e Federico III°
Alle soglie dell’alto medioevo c’è il progressivo declino della città di Roma, ormai non più fulcro di un grande impero ma obiettivo di saccheggio per le orde barbariche, dai Goti di Alarico (410) e di Vitige (537-538), ai Vandali di Genserico (445), che per piegare la città tagliarono gli acquedotti, ed infine da Totila
A mille anni dalla fondazione, San Pietro andava in rovina e fu NiccolಠV° a rinnovaree iniziare l’ampliamento della basilica su suggerimento di Leon Battista Alberti e su progetto di Bernardo Rossellino. Durante il rinascimento si respira un nuovo clima culturale e politico dell’Italia e dell’Europa, inizia la riedificazione di Roma (la situazione urbanistica dell’epoca e le trasformazioni) su iniziativa di una nuova generazione di papi che vede nelle opere di edificazione un mezzo per giungere alle masse e che NiccolಠV, il papa umanista, vedeva bisognose di essere affascinate da spettacoli grandiosi.
Ed ecco il magnifico piano di NiccolಠV , il restauro dei monumenti antichi utilizzabili come infrastrutture della città papale: le mura aureliane, i ponti, il mausoleo di Adriano trasformato in castello, alcuni acquedotti, la ricostruzione o riparazione delle quaranta basiliche che costituivano le Sante Stazioni di pellegrinaggio, ed infine la creazione di una cittadella sul colle Vaticano, immaginata come una città santa distinta da quella profana, oltre il Tevere comunicante solo attraverso la cerniera di Castel S.Angelo .
NiccolಠV non riuscì a realizzare che in piccola parte il suo progetto. Spetterà a Giulio II della Rovere l’edificazione della nuova basilica. Si iniziಠcon la demolizione di gran parte dell’antica chiesa, ad opera del Bramante , con l’intento di costruire un edificio conimpianto a croce greca che si ispirava al Pantheon .
Del progetto di Bramante furono realizzati i pilastri centrali, con gli arconi di sostegno alla cupola, e impostati gli spazi adiacenti al nucleo centrale, poi i lavori rimasero fermi per 20 anni. Nel 1527 tra l’altro, vi fu il terribile sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi.
Alla direzione dell’opera si susseguirono quindi – con una curiosa e ricorrente competizione tra pianta a croce greca e pianta a croce latina – Frà Giocondo , Raffaello , Giuliano da Sangallo , Baldassarre Peruzzi , Antonio da Sangallo il Giovane e infine Michelangelo , che si riallacciಠall’impianto del Bramante, ristrutturando gli spazi minori che circondavano il nucleo centrale ed iniziando la costruzione della cupola, che fu terminata solo sotto Sisto V nel 1593 da Giacomo Della Porta e Domenico Fontana .
Sotto il pontificato di Paolo V fu deciso di ripristinare l’impianto basilicale con il definitivo ritorno alla croce latina. L”architetto Carlo Maderno aggiunse all’edificio tre cappelle per lato e condusse le navate fino all’ odierna facciata (iniziata nel 1607 e terminata nel 1614) restaurata in occasione del Giubileo del 2000 e da molti criticata perché, nascondendo il tamburo, smorza l’effetto ascensionale della cupola. La consacrazione della nuova basilica fu celebrata da Urbano VIII nel novembre del 1626.
Conclusasi la grande opera l’edificazione della città si ferma, ma il miracoloso equilibrio tra antiche rovine e scenografie barocche della Roma papale è tale da affascinare ed estasiare i grandi viaggiatori: Byron, Goethe, Stendhal .